Camminare bene: contro il mal di schiena fai il check del passo

2 Feb 2022 | Traumatologia

Camminare può sembrare l’atto più semplice del mondo, in realtà è un gesto complesso da analizzare con un check mirato, soprattutto quando viene adoperato come esercizio per correggere eventuali errori ed eliminare disturbi come il mal di schiena.

 

Diecimila passi al giorno, pari a circa 8 Km di passeggiata: sarebbe questa la regola da seguire secondo gli esperti per restare sempre in salute ed in forma. Perché si sa, camminare fa bene: mantiene i nostri muscoli in movimento, migliora la respirazione ed allontana lo stress. E non solo: ha effetti positivi anche sulla postura e sull’attività del cuore. I benefici di un esercizio costante e prolungato dunque sono davvero tantissimi. Ma come fare quando non è possibile farlo? E soprattutto, come comportarsi quando si è in sovrappeso o si ha male alla schiena? 

 

Come camminare per prevenire il mal di schiena

 

Camminare in modo corretto aiuta dunque a prevenire il mal di schiena. Per farlo, dobbiamo però prestare attenzione a diversi elementi poiché camminare bene significa non solo spostarsi nel modo corretto da un punto all’altro, ma riuscire anche ad acquisire una giusta postura in modo tale da ottenere il massimo equilibrio e la massima efficienza da ogni componente del nostro corpo impegnata nell’esercizio. Ecco alcune regole che potrebbero rivelarsi utili per migliorare il nostro modo di camminare: 

  • Tenere la schiena dritta 
  • Mantenere testa, spalle e bacino allineati 
  • Appoggiare correttamente il piede a terra – l’appoggio del piede si divide in 3 momenti: parte dal tallone, prosegue con la pianta e finisce con la punta con un movimento a onda.
  • Coordinare i movimenti con braccia e gambe alternate.

 

Camminata e mal di schiena: perché è importante fare il check alla camminata

 

Perché camminare sembra un gesto semplice, ma in realtà è un esercizio complesso che coinvolge articolazioni, colonna vertebrale e muscoli. Le cause che vanno ad alterare la nostra camminata possono essere tantissime e vanno dalla postura sbagliata al piede piatto, passando per le calzature non idonee fino ad arrivare all’artrosi del ginocchio. Oltre a questo, una funzione importantissima viene svolta anche dagli arti superiori. Ad esempio, per poter acquisire una postura corretta durante la camminata, il gomito deve occupare la sua giusta posizione nell’incavo del fianco in modo tale da permettere una leggera oscillazione delle braccia che portano ad una maggiore attivazione dei muscoli. 

Chi cammina male, prima o poi accuserà dolore e spesso a farne le spese è in primis la nostra schiena. È importante sottolineare, però, che non esiste una camminata valida per tutti: per scoprire come camminare correttamente, in modo sano e per mantenere in equilibrio il nostro corpo bisogna appurare che non ci siano disturbi che alterino la camminata, studiare l’ampiezza del proprio passo e della propria andatura. E corrette, se necessario con un trattamento che si può facilmente eseguire in un centro specializzato. 

 

Mal di schiena dopo camminata: quali esami fare

 

Una camminata eseguita in modo non corretto dunque può facilmente causare un’ infiammazione lombare. Infiammazione che si manifesta inizialmente con fitte alla bassa schiena che, se trascurate, possono tramutarsi in vere e proprie patologie. È per questo che la sola correzione della postura e dell’andamento della camminata da sole non bastano a risolvere il problema. Quando inizia a manifestarsi più frequentemente il mal di schiena dopo la camminata è necessario ricorrere all’aiuto del medico che oltre alla visita, può effettuare tutta una serie di esami e test che ci permettono di andare a fondo su quelle che sono le cause del problema, tra cui: 

  • Radiografie – come quella del bacino, ad esempio, per escludere altre patologie come artrosi dell’anca, delle ginocchia e della colonna vertebrale. 
  • La Baropodometria computerizzata – un’analisi della camminata eseguita con dei sensori che riportano al computer tutte le fasi del movimento, consentendone uno studio approfondito
  • Mappa del piede – per capire se c’è un appoggio corretto e se ci sono aree di sovraccarico

 

Che cosa fare dopo?

 

Oltre alla visita specialistica, molto utili possono risultare anche gli esercizi di rafforzamento. Eseguiti dal fisioterapista, questi esercizi mirati e personalizzati rinforzano la schiena rendendola capace di sopportare il carico nei movimenti che compiamo durante la giornata. In caso poi di dolore, sovraccarico e contrattura, lo specialista potrebbe anche prescrivere cicli di massaggi o consigliare l’uso di solette fatte su misura per migliorare la postura ed attutire il dolore. 

 

Lo strumento che corregge la camminata

 

Si chiama D-Wall, ed è nato per correggere il gesto atletico e migliorare le prestazione dei campioni. «Ma per noi “comuni mortali” è uno strumento prezioso che ci insegna a camminare e a correggere, in tempo reale, i difetti di postura e di passo», spiega il dottor Gifuni. Tra i punti di forza del Centro di riabilitazione con medicina sportiva di Zucchi Wellness Clinic , abbinato a tappeti propriocettivi, permette un’analisi immediata del nostro modo di muoverci, e fa la differenza nella diagnosi.

Per saperne di più, guarda il video, dove il dottor Pasquale Gifuni, responsabile dell’attività di ricovero dell’UO di ortopedia e traumatologia 1 degli Istituti Clinici Zucchi di Monza, e specialista ortopedico presso Zucchi Wellness Clinic, (Gruppo San Donato), risponde alle nostre domande.

 

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