Cos’è la cisti di Baker
La cisti di Baker o cisti poplitea è una raccolta di liquido sinoviale che va a formarsi dietro al ginocchio, più nello specifico nella zona che si trova tra l’inserzione del muscolo semimembranoso e il muscolo gastrocnemio (che insieme al muscolo soleo forma il polpaccio).
La cisti di Baker si presenta come un nodulo di dimensioni variabili: può essere sia molto piccola che di grandi dimensioni. Non è raro, infatti, che si formi più di una cisti nella medesima zona. La sua formazione è dovuta essenzialmente all’accumulo del liquido sinoviale in eccesso.Questo liquido nell’articolazione del ginocchio funge da lubrificante, evitando lo sfregamento tra le cartilagini del femore e della tibia durante il movimento.
Le cisti di Baker insorgono prevalentemente negli adulti tra i 35 ed i 70 anni poiché a quell’età è più comune la presenza di altri disturbi articolari del ginocchio che possono favorire la fuoriuscita di liquido sinoviale. Ad ogni modo, la cisti di Baker può interessare anche i bambini, soprattutto quelli di età compresa tra i 4 e i 7 anni anche se molto raramente.
Cisti di Baker cause
Le cause della cisti di Baker possono essere sia di origine idiopatica (molto rara) quando insorgono senza un motivo preciso sia dovute alla presenza di un’altra patologia del ginocchio. Quando la causa è idiopatica, si parla di cisti di Baker primaria, quando invece insorge per la presenza di un altro disturbo del ginocchio allora si parla di cisti di Baker secondaria.
Cisti di Baker primaria
La cisti di Baker primaria insorge generalmente nei bambini tra i 4 ed i 7 anni. Essendo la cisti di origine idiopatica, infatti, il motivo alla base del disturbo non è collegato alla presenza di alcuna patologia pregressa. La sua formazione si deve dunque alla fuoriuscita spontanea ed anomala del liquido sinoviale dalla sua sede originaria.
Cisti di Baker secondaria
La cisti di Baker secondaria è tipica dell’età adulta. Insorge generalmente nei pazienti di età compresa tra i 35 ed i 70 anni. La sua formazione è una conseguenza diretta di patologie del ginocchio preesistenti, come ad esempio l’artrite/artrosi o una lesione meniscale. Questo tipo di patologie, infatti, determinano una maggiore produzione di liquido sinoviale come risposta al disturbo. Quando il liquido si accumula accade che passi all’interno della borsa sinoviale causando la formazione della cisti.
Cisti di Baker sintomi
La presenza di cisti di Baker solitamente è asintomatica, a meno che non diventi di grandi dimensioni, e viene scoperta per caso durante degli accertamenti diagnostici relativi ad altri disturbi. Quando presenti, i sintomi della cisti di Baker, che possono essere di entità variabile, sono:
- Gonfiore nella parte posteriore del ginocchio
- Dolore nella parte posteriore del ginocchio
- Rigidità articolare con limitazione della flessione
- Sensazione di pesantezza
- Ischemia o trombosi (molto rare): causata dalla compressione dell’arteria o della vena poplitea
- Neuropatie periferiche (molto rare): causate dalla compressione del nervo popliteo o tibiale
Cisti di Baker complicazioni
In alcuni casi, la presenza della cisti di Baker può portare ad alcune complicazioni. Una delle più comuni è la sua rottura che comporta la fuoriuscita del liquido in essa contenuto. Quando questo accade, il liquido invade il muscolo gastrocnemio del polpaccio determinando la comparsa di una protuberanza sul polpaccio che potrebbe apparire anche arrossata e pruriginosa. Fortunatamente, però, la rottura non porta a conseguenze particolarmente rilevanti. Dopo la rottura, il liquido sinoviale di norma si riassorbe autonomamente nel giro di qualche settimana. Il trattamento raccomandato si limita semplicemente al riposo e all’elevazione dell’arto
Altre complicazioni (molto rare) includono:
- Emorragia
- Calcificazione della cisti
- Infezioni dovute a Streptococcus pneumoniae, candida albicans, brucellosi e tubercolosi
- Pressione della cisti sul nervo peroneo e tibiale
- Sindrome compartimentale
Cisti di Baker diagnosi
La diagnosi della cisti di Baker si basa sull’osservazione e l’analisi della protuberanza comparsa dietro al ginocchio. Tuttavia qualora non bastasse la semplice osservazione per effettuare la diagnosi, si può ricorrere a due esami strumentali:
- Ecografia
- Risonanza Magnetica Nucleare
La prima permette di analizzare la massa formatasi per appurare se si tratta appunto di una cisti di Baker o di un disturbo di un altra natura. La Risonanza, invece, permette di localizzare precisamente la cisti, di valutare le sue caratteristiche e di escludere che si tratti di una massa tumorale.
Cisti di Baker trattamento
Se la cisti di Baker è asintomatica, come accade spesso nella maggior parte dei casi, non è necessaria alcuna cura poiché il liquido va a riassorbirsi spontaneamente nel giro di qualche settimana. In tutti gli altri casi, invece, bisogna andare a trattare le cause che determinano la formazione della cisti allo scopo di attenuare i sintomi e rallentare la sua degenerazione. La cisti di Baker infatti deve essere considerata più come un sintomo di una patologia dell’articolazione del ginocchio che come una reale patologia.
I trattamenti per la cura della cisti di Baker comprendono:
- Iniezione intrarticolare di corticosteroidi/acido ialuronico per ridurre l’infiammazione
- Aspirazione del liquido sinoviale dalla cisti (solo in rari casi particolarmente sintomatici)
- Fasciatura compressiva
- Terapia con Farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS)
- Fisioterapia – utile a rinforzare i muscoli e attenuare lo stress ai danni dell’articolazione
Le mie risposte sulla cisti di Baker
Ho fatto una RMN al ginocchio ed hanno trovato una cisti di Baker devo toglierla chirurgicamente?
La cisti di Baker non è una patologia ma un sintomo e quindi non va asportata chirurgicamente. La sua presenza indica che qualcosa all’interno del ginocchio funziona male. Questo aumenta la quantità di liquido sinoviale. La quota in eccesso si accumula tra due foglietti nella parte posteriore del ginocchio che distaccandosi formano la cisti. È quindi necessario diagnosticare la causa dell’aumentata produzione di liquido sinoviale per eliminare la cisti di Baker. La causa più frequente è la degenerazione della cartilagine.
Non potendo rigenerare la cartilagine per ridurre la cisti di Baker è quindi necessario far lavorare il ginocchio nel modo migliore possibile per quelle che sono le sue condizioni. Le azioni da intraprendere sono sostanzialmente due: tonificazione dei muscoli della coscia con fisioterapia e miglioramento dell’ambiente articolare con infiltrazioni di acido ialuronico.