La lussazione dell’anca è un infortunio riscontrabile a qualsiasi età di origine traumatica, generalmente conseguente ad un trauma ad alta energia (caduta dall’alto, incidente del traffico).
In base al tipo di lussazione, al tempo trascorso dal trauma ed all’eventuale associazione di fratture è possibile intervenire manualmente o con un intervento chirurgico in grado di curare eventuali complicanze che possano coinvolgere i nervi e i vasii.
La lussazione dell’anca è una emergenza ortopedica che deve essere trattata nel più breve tempo possibile per evitare conseguenze vascolari per la testa del femore.
In questo articolo vedremo:

Cos’è la lussazione dell’anca
Quando parliamo di lussazione dell’anca, ci riferiamo ad una situazione traumatica per la quale la testa del femore fuoriesce dall’acetabolo causando la perdita dei normali rapporti e della funzione articolare.
Tipologie di lussazione dell’anca
Esistono principalmente due tipi di lussazione dell’anca:
- La lussazione postero-superiore dell’anca è la lussazione più comune e avviene quando la testa del femore si porta dietro e più in alto rispetto all’acetabolo. In questo caso potremmo trovare il paziente con l’arto inferiore in rotazione verso l’interno, e in adduzione ( spostamento della coscia più vicina al tronco).
- La lussazione antero-inferiore dell’anca avviene quando la testa del femore si porta in avanti e più in basso rispetto all’acetabolo. In questa situazione potremmo trovare il paziente con l’arto inferiore che ruota verso l’esterno, in abduzione dell’anca e la coscia innalzata.
Entrambi i tipi di lussazione possono essere associati a frattura dell’acetabolo o delle branche del bacino.

Sintomi della lussazione dell’anca
Il paziente con un’anca lussata lamenterà un forte dolore a livello inguinale, l’impossibilità di muovere la gamba colpita dal trauma e la presenza di atteggiamenti forzati dell’arto inferiore descritti in precedenza che sono specifici dei diversi tipi di lussazione.
Se la lussazione dovesse perdurare nel tempo potrebbe comparire un senso di intorpidimento e/o insensibilità dell’arto inferiore, per una sofferenza nei nervi.
Se la lussazione si associa ad una frattura dell’acetabolo potrebbero anche insorgere delle gravi perdite ematiche per lesioni vascolari.
A questi sintomi possiamo inoltre aggiungere:
- Possibili spasmi muscolari
- Gonfiore dell’articolazione
Cure per la lussazione dell’anca
Le vie terapeutiche per la cura della lussazione dell’anca dipendono dalla gravità della situazione in cui si trova il paziente.
Quando il danno è di lieve entità, ovvero non sono presenti complicazioni o fratture, il medico può intervenire con la manipolazione dell’arto interessato. La riduzione manuale permette, attraverso movimenti specifici, di riportare la testa del femore all’interno dell’acetabolo.
È bene ricordare che queste manipolazioni devono essere avviate nel più breve tempo possibile, ma sempre dopo aver somministrato al paziente un anestetico o sedativo, essendo una pratica molto dolorosa. L’anestesia permette inoltre di rilassare il paziente e rendere le manovre più semplici.
Conclusa la procedura manuale sarà utile eseguire un esame radiologico per accertarsi che tutto sia tornato al proprio posto.
Se non si riesce a ridurre la lussazione manualmente o se è associata a dalle fratture,si dovrà optare per un intervento chirurgico invasivo per ridurre la lussazione e sintetizzare le fratture.
Sia che si sia subita una riduzione manuale che un intervento chirurgico, il paziente dovrà stare a riposo per poi iniziare un iter fisioterapico.
Il recupero completo dalla lussazione all’anca è di 2-3 mesi.