Chirurgia protesica
La chirurgia protesica è un tipo di intervento che viene eseguito in presenza di gravi deformità articolari e artrosi avanzate e prevede la sostituzione delle superfici articolari danneggiate con componenti in metallo e ceramica o polietilene.
In qualità di chirurgo ortopedico sono specializzato in interventi di chirurgia protesica al ginocchio e all’anca, sia totale che parziale.
Gli interventi di chirurgia protesica che eseguo→
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Riabilitazione e tempi di recupero dopo protesi→
Gli interventi di chirurgia protesica che eseguo
Gli interventi di chirurgia protesica sono indicati in caso di malattie che colpiscono le articolazioni compromettendone in modo grave la funzione, ed hanno lo scopo di restituire al paziente un utilizzo simile a quello dell’articolazione naturale. L’obiettivo della sostituzione articolare è quello di migliorare la qualità della vita del paziente, permettendogli di recuperare la possibilità di riprendere molte delle attività pre malattia.
In qualità di specialista in chirurgia protesica, eseguo interventi di chirurgia protesica totale e parziale di anca e ginocchio.
Protesi anca
L’intervento di protesi all’anca è indicato per la cura di numerose patologie dell’anca, tra cui artrosi primaria e secondaria, displasie dell’anca, artrite reumatoide ed altre.
Esistono due diverse tipologie di protesi che possono essere adottate: la protesi d’anca totale (artroprotesi) e la protesi d’anca parziale (endoprotesi). Nell’intervento di artroprotesi, vado a sostituire entrambe le superfici articolari (acetabolo e testa del femore), mentre nell’endoprotesi sostituisco solo la componente femorale. Riservo l’intervento di endoprotesi solo ai pazienti con patologia traumatica del collo del femore (fratture sottocapitate)
Osteotomia del ginocchio
L’intervento di osteotomia del ginocchio è indicato nel paziente “giovane” che presenta un’usura accentuata di un comparto del ginocchio, associata ad una deviazione assiale. Si tratta di una procedura che si propone di riallineare l’arto inferiore, spostando il peso del corpo sulla parte non danneggiata riequilibrandone così il carico.
L’intervento consiste nel fare una sezione nella tibia o nel femore per modificarne l’asse e fissare la nuova posizione ottenuta con una placca.
Protesi ginocchio
Nel caso del ginocchio, esistono due tipi di protesi che possono essere impiantate, a seconda della patologia e del tipo di lesione: la protesi totale e quella monocompartimentale. La protesi totale è indicata quando il quadro della lesione è particolarmente avanzato con coinvolgimento di più comparti dell’articolazione. In questo caso, vado sostituire tutta la superficie articolare del ginocchio (femore, tibia ed in alcuni casi rotula). Diversamente, per i pazienti con lesioni che coinvolgono solo un comparto del ginocchio (femoro-tibiale mediale o laterale), vado ad eseguire solo la sostituzione della parte danneggiata. L’incisione cutanea in questo caso sarà più piccola ed il recupero delle funzionalità più veloce.
Riabilitazione e tempi di recupero dopo protesi
In caso di intervento di protesi, il paziente rimane ricoverato nel reparto chirurgico per un tempo variabile tra 3 e 5 giorni, dopodichè viene trasferito in un reparto di riabilitazione. Trascorse 24 o al massimo 48 ore dall’intervento il paziente riprende a camminare con l’aiuto di stampelle o deambulatori. Nel caso del ginocchio a 24 ore dall’intervento si inizia il recupero del movimento utilizzando un’apparecchiatura (Kinetec) che permette di far flettere ed estendere il ginocchio passivamente senza quindi l’attivazione dei muscoli da parte del paziente. A tutti i pazienti protesizzati viene somministrata una profilassi con eparina e vengono fatte indossare calze specifiche per evitare la formazione di trombi per un periodo di 4-6 settimane. Alla dimissione dal reparto di riabilitazione il paziente rientra al domicilio in grado di accudire a se stesso, salire e scendere le scale e svolgere le principali attività quotidiane
In genere, il paziente torna ad eseguire le sue normali attività, dopo circa 3 mesi.
In caso di osteotomia, invece, il paziente riprende a camminare con l’aiuto di stampelle a 24 ore dall’intervento ed inizia subito la fisioterapia al domicilio. La possibilità di mettere il peso sull’arto operato ed i successivi controlli dopo la dimissione dipendono da quanto ho dovuto modificare l’asse del ginocchio.In genere il paziente torna ad eseguire le sue normali attività alla guarigione dell’osteotomia, ossia 3 mesi circa dopo l’intervento.

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